Nathaniel Hawthorne è uno scrittore statunitense morto nel 1864, figlio di un capitano di marina e discendente di uno dei giudici che presero parte al processo alle streghe di Salem. Negli Stati Uniti – lì dove sanno monetizzare e la sua casa è diventata un museo, e sempre lì dove, modesti, hanno deciso di dedicargli un omonimo cratere sulla superficie del pianeta Mercurio – è considerato uno dei padri fondatori della letteratura americana.
Qui da noi invece Hawthorne è noto a molti per essere l’autore di La lettera scarlatta, un romanzo che con molte probabilità è a sua volta noto proprio a tutti – ammettiamolo – forse più per una Demi Moore anni ’90, nel film ispirato al romanzo, che per i meriti innegabili del suo autore. Che si sia trattato di infausto destino, o della solo apparente impronunciabilità del suo nome, Hawthorne ha avuto minore fortuna tra il grande pubblico italiano rispetto ai suoi contemporanei Mark Twain, Herman Melville ed Edgar Allan Poe. (altro…)
Che la si festeggi o no, la notte di Ognissanti è ormai da tutti associata alle suggestioni macabre. Nata dalla necessità popolare di esorcizzare le antiche paure, oggi per tanti rappresenta un’occasione preziosa per:
1) Travestirsi da mostri anche se non si ha più l’età per farlo.
2) Aggiungere al calendario una festa in più, anche se non ha nulla a che vedere con le nostre tradizioni.
3) Riscoprire tutto ciò che può essere anche lontanamente ricondotto all’horror, alla paura e allo spirito funereo. (altro…)
Limite: dal latino limes, confine, linea terminale o divisoria, livello massimo al di sopra o al di sotto del quale si verifica normalmente un fenomeno, impedimento fisico, umano oppure divino.
Questo è il tema da cui lasciarsi ispirare per partecipare alla selezione dei racconti per il prossimo numero di effe – Periodico di Altre Narratività organizzato da Flanerí in collaborazione con il nostro studio editoriale. (altro…)
Chi conosce la sua storia sa che Lawrence Lessig è uno di quei personaggi che ha lasciato un segno nelle pratiche della Rete. No, non parliamo di startup, non parliamo di investimenti milionari, non parliamo di un prodotto straordinario: parliamo di cultura.
Già perché Lawrence Lessig è colui che ha dato vita ai Creative Commons. Ne abbiamo già accennato in riferimento alla tavola rotonda dal titolo “Digitale Vs Cartacei”, in cui si sosteneva che «Internet è una minaccia per il diritto di autore», ignorando che proprio da Internet è nato questo movimento. (altro…)
Sarà stato il ’73, il ’74 forse, ricordo solo che mi trovavo nell’allora Leningrado per un convegno di Semiotica, quando, per puro caso, durante una conversazione, venni a conoscenza del movimento delle Skrytye Istorii, antesignano del ben più noto fenomeno del samizdat. Come mi spiegarono e come in seguito ebbi modo di approfondire, le Skrytye Istorii, le “storie segrete”, erano racconti scritti a mano o stampati in ciclostile da autori anonimi, che riuscivano a evadere i controlli della temibile commissione del Glavlit (l’organo di censura che decretava chi fossero gli intellettuali nemici del popolo), nascondendo le carte in luoghi di passaggio dove potevano essere lette da quante più persone possibili prima di essere trovate, analizzate e distrutte. (altro…)
1. Professione scrittore
Chiamatela predisposizione innata o se preferite il risultato raggiunto dopo anni e anni di fatiche, ma non chiamatela professione. Di scrittura non si mangia. Si mangiava, forse: ai banchetti regali alla corte del Re Sole, o con gli anticipi dei giornali ottocenteschi cadenzati al ritmo delle uscite di un romanzo d’appendice. Oggi, buona parte delle case editrici concede agli autori una percentuale sul prezzo di copertina che va generalmente dal 5% al 10%. Ovviamente le grandi case editrici arrivano a offrire buoni anticipi agli autori sui quali puntano molto, ma non si tratta certamente di vitalizi perpetui. (altro…)
Come di consueto sarà il Palazzo dei Congressi, nel quartiere Eur, a Roma, a ospitare la XIV edizione della Fiera della Piccola e Media Editoria, Più libri più liberi.
L’appuntamento romano è ormai immancabile per tutti gli aficionados degli incontri letterari, almeno quanto gli aperitivi inaspettati offerti tra gli stand, il confronto tra gli addetti ai lavori di tutta Italia e l’incalcolabile dose di caffè ingerita nei bar dell’edificio.
Il programma della Fiera, come ogni anno, si presenta fittissimo di presentazioni ed eventi, una gamma infinita di proposte difronte alla quale, chiunque non abbia ancora sviluppato l’arte dell’ubiquità, potrebbe trovare difficoltà a orientarsi. (altro…)
Quello della narrativa per l’infanzia è un territorio vastissimo, misterioso e sconosciuto ai più. Come nel più classico dei mondi fantastici, le leggi – le leggi narrative – che regolano gli equilibri di questo microcosmo per microlettori sono diverse se non opposte a quelle conosciute e applicate per il resto della fiction.
In pratica, molti dei grandi autori, riconosciuti come indiscussi paladini della letteratura “adulta” si rivelerebbero incapaci di conquistare con le loro storie anche solo una fetta di questo piccolo pubblico.
Ma quali sono gli elementi da tenere a mente quando si scrive una storia per bambini? Di seguito ne riportiamo alcuni di fondamentale importanza. (altro…)
È la Scozia la protagonista indiscussa di questa tredicesima edizione del Pisa Book Festival. Come ogni anno, la kermesse propone la possibilità di intraprendere un viaggio immaginario e culturale alla scoperta di un paese e delle sue tradizioni attraverso i molti incontri dedicati al tema. In questa edizione 2015, determinante per la costruzione di un programma così ricco, oltre alla partecipazione di molti autori scozzesi è stato l’impegno e il sostegno messo in gioco da Creative Scotland, realtà scozzese impegnata nello sviluppo delle attività creative e artistiche. (altro…)
«Gioventù bruciata, oltre a essere il titolo di un celeberrimo film del 1955 (sessanta anni fa, ormai) con James Dean, […] è anche l’espressione del disagio della generazione di oggi travolta dal consumismo, dal fuoco vacuo delle vanità, dalla rinuncia alla lotta.
È questo il tema del Salone dell’editoria sociale del 2015 con il quale – attraverso dibattiti, presentazioni di libri, eventi di arte, musica e cinema – cerchiamo di declinare il disagio, ma anche i germi di riscatto di una generazione che cerca faticosamente una propria strada». (altro…)
Editor è un termine inglese usato per indicare varie figure professionali operanti nel mondo dell’editoria, della produzione televisiva, musicale e cinematografica.
In ambito specificatamente editoriale, l’editor assolve a una duplice funzione: legge i manoscritti inediti alla ricerca di nuovi autori per case editrici e agenzie letterarie; lavora a stretto contatto con l’autore cercando di assisterlo nello scioglimento dei punti critici della sua opera, proponendo soluzioni che possano condurlo a pubblicare nel pieno delle sue possibilità. (altro…)
Credo faccia parte di tutti gli slanci di libertà creativa il desiderio di attivare mezzi di diffusione autonomi che possano presentare quanto di vivo e nuovo viene a proporre la scrittura in atto.
È accaduto anche negli anni Settanta, dopo le turbolenze del decennio precedente, che un gruppo di scrittori indipendenti si riunissero nella Cooperativa Prove Dieci per pubblicare in una nuova collana i testi che ci sembrava meritassero una maggiore diffusione e invece erano stati rifiutati dai centri di produzione accreditati. In cerca di strumenti autonomi di pubblicazione ci siamo decisi a comprare una macchina da stampa offset grande e pesante che, abbiamo saputo in seguito, era la preferita dai falsari per stampare moneta falsa. (altro…)
«Crollo delle vendite e riscoperta della carta: addio al lettore digitale» così titolava un articolo apparso su laRepubblica a firma di Raffaella De Santis, il 24 settembre scorso. Un segnale sconcertante e di chiara inversione di tendenza soprattutto a fronte dei bilanci – citati anche nello stesso articolo – che registravano che «tra il 2008 e il 2010 le vendite di eBook erano aumentate del 1260 per cento». (altro…)
Tempo fa, in redazione, ci è capitato di leggere di un Italo Calvino inedito che, alla guida di una Topolino azzurra prestata da Einaudi, macinava chilometri di asfalto nei primi anni Cinquanta, equipaggiato di soli libri e idee. La sua destinazione era il Sud del paese, ovvero la meta più sensata in un primissimo dopoguerra italiano alla ricerca di una propria identità culturale. (altro…)
Abbiamo deciso di raccogliere cinque tra gli errori più comuni che riscontriamo ogni giorno nei manoscritti inediti che arrivano in redazione, anche in quelli migliori. Cos’è che spinge molti autori a cadere nelle stesse trappole narrative?
Probabilmente la paura di non essere capiti da chi leggerà il testo, la sensazione di essere stati poco chiari e il timore di non essere riusciti a trasmettere ciò che si sarebbe voluto dire. (altro…)
Partecipando alla tavola rotonda all’Elba BookFestival dedicata al tema “Digitale vs Cartaceo”, di come cioè le due modalità di fruizione dei contenuti siano trattate, quali modelli di business, quali scenari e quali (nuovi) pubblici attirare, mi sono venute in mente alcune riflessioni su due aspetti in particolari: eBook e diritto d’autore. (altro…)
Refuso significa letteralmente “fuso due volte”, dal latino refusus. È il termine con cui ci si riferiva agli errori che avvenivano al momento della composizione di un testo, quando l’errore dipendeva dall’inversione dei caratteri mobili contenuti nella cassa tipografica.
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Non senza fatica avete portato a compimento il vostro romanzo, il vostro saggio, il vostro reportage, la vostra opera di traduzione. Insomma, di qualsiasi cosa si tratti, siete arrivati al punto in cui desiderate sottoporre il vostro lavoro a una valutazione professionale, oppure vi trovate addirittura nel momento successivo: l’invio di una proposta editoriale. In ogni caso quello che vi serve è una sinossi, ma non una sinossi qualsiasi, una sinossi ben scritta. (altro…)
Lunedì 18 maggio, alle ore 18, alla libreria la Feltrinelli, in via Vittorio Emanuele Orlando 78-81, a Roma, Mario Massimo presenta il suo nuovo libro Scavi dentro il tempo, edito da Empirìa. Con l’autore intervengono Paolo Di Paolo e Gabriele Sabatini. (altro…)
Da lunedì 13 a domenica 19 aprile il Centro commerciale romano di Cinecittàdue ospiterà la seconda edizione di Libri al centro. Una settimana di presentazioni in compagnia dei libri e dei loro autori in un’ambientazione inusuale per il mondo della cultura: il centro commerciale, che offre finalmente «un’occasione imperdibile per conoscere e per conoscersi», come spiega Roberto Ippolito, il direttore editoriale della rassegna. Sotto le arcate di vetro e le insegne di Cinecittàdue si avvicenderanno le voci di Iacona, Almerighi, Boncinelli, Carandini, Casadio, Damilano, De Cataldo, Gazzola, Giorgione, Gratteri, Koch, Latella, Lillo, Marcellini, Marone, Marzano, Nisini, Presta, Pruzzo, Terranova e Vergassola. (altro…)
Guardiamo oltre la patina del conosciuto, ripetuto repertorio culturale: ci sono milioni di idee già scritte e formulate che hanno bisogno di essere lette e ripensate. Il Book Pride è l’occasione per farlo. (altro…)
Quando un evento supera la quinta edizione può essere considerato un appuntamento da non perdere. E Libri come – Festa del libro e della lettura in effetti questo traguardo l’ha raggiunto. Giovedì 12 marzo alle ore 21, infatti, all’Auditorium – Parco della Musica, Marino Sinibaldi farà gli onori di casa e, nella Sala Petrassi, dialogherà con Umberto Eco e con Stefania Giannini, inaugurando così la sesta edizione del festival che, con oltre 100 eventi in programma, si concluderà domenica 15 marzo.
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Al via la prima edizione del Fliq – Festival del Libro di Qualità: da sabato 7 a mercoledì 11 marzo 2015 presso la sede della Fuis – Federazione Unitaria Italiana Scrittori, in piazza Augusto Imperatore 4, a Roma (metro Spagna), si svolgeranno otto presentazioni a ingresso libero che vedranno la partecipazione di scrittori, giornalisti, editori e professori universitari che dibatteranno il grande tema della scoperta dell’inconscio e della parte più profonda dell’essere umano.
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Se raccogliessimo le storie e le intuizioni delle donne che scrivono oggi e in Italia, che cosa leggeremmo?
Per dare una risposta a questa domanda, la redazione di Flanerí, in collaborazione con lo Studio editoriale 42Linee, lancia il contest AAA Autrici Cercansi: da mercoledì 25 febbraio a lunedì 23 marzo le autrici, emergenti e non, che vogliano partecipare alla selezione per il prossimo numero di effe – Periodico di Altre Narratività, hanno un mese di tempo per inviare il proprio racconto (rigorosamente inedito e di lunghezza compresa tra le 8.000 e le 40.000 battute) ad altranarrativa@flaneri.com.
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Prende il via martedì 24 febbraio 2015, a Le Mura (via di Porta Labicana 24, Roma), dalle 20 in poi, la settima edizione di 8×8, un concorso letterario dove si sente la voce, indetto da Oblique Studio e rivolto ad autori che vogliano sottoporre il proprio racconto a una severa giuria di qualità composta, di volta in volta, da editor, scrittori affermati e addetti ai lavori.
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«Per grandi libri solo grandi inizi». Se volessimo barricarci dietro a un inamovibile comandamento culturale che sa tanto di rivoluzione del pensiero, potrebbe incominciare così questo nostro articolo sugli incipit.
«Un incipit barcollante è spesso preludio di un finale terremotato» invece, sarebbe una soluzione più politically correct, carismatica al punto giusto, situata a metà tra un esibizionismo scrittorio poco riflettuto e quel sintomatico mistero che tanto piace.
Optando per l’attacco: «Chi con il libri ci lavora, capisce sempre e comunque dalle prime righe, se questi funzionano oppure no» avremmo condannato irrecuperabilmente il nostro pezzo all’autoreferenzialità, ancor prima di entrare nel vivo della questione.
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«Nel 2014 su diversi dizionari italiani la voce autoproduzione manca. Il termine più vicino è fanzine, parola inglese che nasce negli anni Quaranta dalla crasi di due parole: fanatic (appassionato) e magazine (rivista) che in italiano, come suggerisce wikipedia, può essere tradotto (sigh!) rivista amatoriale».
Con queste parole, Maurizio Ceccato, Art Director, Graphic Designer, illustratore e libraio, decide di aprire il discorso su Scanner. Microfestival à la coque dedicato alle riviste indipendenti autoprodotte in Italia, che da giovedì 5 a domenica 8 febbraio, ospiterà ideatori, creatori, illustratori e pionieri di questa particolare frangia editoriale, presso la libreria Scripta Manent, in via P. Fedele 54-56/a, a Roma.
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«È tempo di leggere». Con questo slogan si apre giovedì 4 dicembre la XIII edizione di Più libri più liberi: fino a lunedì 8 dicembre, dalle 10 alle 20, al Palazzo dei Congressi dell’Eur, la fiera della piccola e media editoria propone più di 300 incontri, per dare la giusta visibilità anche ai marchi editoriali medio-piccoli. Organizzata dall’Aie, l’Associazione Italiana Editori, in collaborazione con Biblioteche di Roma e con il patrocinio della Provincia, la kermesse garantisce anche quest’anno la presenza di 400 editori, oltre che la partecipazione di un gran numero di ospiti, tra cui Andrea Camilleri, Dacia Maraini, Michela Murgia e Francesco Piccolo.
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Nel 1929, l’esoterista olandese Aldous Van Tongerloo dava alle stampe un eccentrico volumetto dal titolo Il reale allucinatorio. Al suo interno Van Tongerloo illustrava la teoria del pluriesistenzialismo, secondo la quale alcuni individui sarebbero in grado di vivere fino a sette esistenze differenti, passando dall’una all’altra, assolutamente dimentichi dell’esperienza precedente e di ciò che sono stati. Van Tongerloo attribuiva questa capacità di rigenerarsi a piacimento, obliando la propria natura, alle persone caratterizzate da rutilismo.
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Dal 13 al 16 novembre 2014 torna BookCity Milano, manifestazione giunta alla sua terza edizione. Quattro giornate di programmazione con molti ospiti e numerosi eventi dedicati al libro e alla lettura, dislocati oltre che nell’ormai consolidato cuore pulsante della manifestazione, il Castello Sforzesco, anche in nuove e prestigiose sedi, tra cui il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, il Circolo Filologico, la Borsa Italiana/Palazzo Mezzanotte, Palazzo Cusani, il Palazzo del Ghiaccio, la Cavallerizza, Qc Terme di Milano, le biblioteche della Grande Milano.
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Prende il via dal 7 al 9 novembre 2014 al Palazzo dei Congressi di Pisa la dodicesima edizione del Pisa Book Festival, ideato e diretto da Lucia Della Porta, in collaborazione con il Comune di Pisa e con la Fondazione Pisa, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura.
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Dal 16 al 19 ottobre 2014, presso la sede di Porta Futuro, in via Galvani 108, a Roma, torna il Salone dell’Editoria Sociale. Questa sesta edizione ha per titolo L’Europa in cammino: un cammino che gli organizzatori immaginano ovviamente diverso da quello che il Vecchio Continente ha intrapreso in questi ultimi anni (austerity e leggi di bilancio ferree) ma anche molto differente rispetto alla direzione che nel Novecento ha portato il mondo sull’orlo del baratro a causa dei nazionalismi.
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Durante l’estate 2014 è stato trasmesso a più riprese lo spot di una nota azienda alimentare italiana, che recitava così: «L’estate è dove accadono le cose». Escludendo che lo slogan in questione ambisse a divenire il manifesto di qualche movimento dalle velleità letterario-avanguardistiche, certi che la parola “estate” definisca un periodo temporale e non uno spazio fisico, possiamo affermare, senza dubbio alcuno, che tale motto fosse grammaticalmente errato.
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Credo che Mappe del 3000, il più originale e visionario romanzo dello statunitense Harry Sibelius, sia uno degli esempi più lampanti della differenza che esiste tra utopia e distopia. Due termini erroneamente considerati l’uno l’opposto dell’altro, forse per un eccesso di semplificazione della realtà. Come invece ci dimostra con grande precisione Sibelius, la distopia esiste quando l’utopia cessa di essere pensiero e si fa sostanza strutturata; quando l’ordine morale e politico di alcuni si impone sul funzionamento compulsivo della società; quando il mucido presente negli interstizi del progresso cresce e si diffonde senza alcun sospetto, ma inesorabilmente.
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Quante volte vi sarà successo, anche se non siete lettori onnivori, di riconoscere tra le pagine di un libro dei rimandi ad altri libri e storie, magari insospettabili, tanto che vorreste chiamare l’autore al telefono per averne immediato riscontro? Quasi foste impegnati a giocare a Memory con lui, o meglio ancora, come se prendeste parte a un quiz televisivo, per il quale sono indispensabili memoria e capacità di associazione. E che soddisfazione poi quando, proseguendo nella lettura, trovate conferma a tutti i vostri ragionamenti, sentendovi un po’ filologi e un po’ detective? (altro…)